My Ladies, questa domenica una riflessione.
Lady Gaia
E SE…..
Se una donna non si smalta i piedi e non gratta i talloni è sciatta. Per i piedi di un uomo ci si accontenta che siano puliti.
Se una donna non si depila le gambe, non idrata la pelle e drena i liquidi non si può guardare. Deve averle lunghe e muscolose (ma non troppo) e mettere scomodissime scarpe alte per esaltarle e slanciarsi. Delle gambe di un uomo non ho mai sentito parlare, a meno che non fosse vestito da donna.
Le donne devono avere un sedere magro ma tondo, possibilmente sodo. Che sia senza un pelo non è nemmeno da dire e se vogliono essere ancora più attraenti pare sia suggerito lo sbiancamento. Il sedere di un uomo basta che sia pulito e anche su quello non è che ci sia proprio sempre da fidarsi.
Le donne devono avere la pancia piatta e tonica, anche da vecchie, anche dopo i figli. Altrimenti meglio nasconderla. Un uomo? Bè si sa che uomo de panza uomo de sostanza!
Le donne devono avere un seno grande, se no se lo rifanno o si sfottono a vita, da sole o in compagnia. Gli uomini non dovrebbero avere le tette, ma se le hanno, amen, perché di un uomo; conta la personalità.
Le donne devono avere un viso liscio, sempre, truccato ma non troppo che se no fa cerone (o anche Cher), con una pettinatura femminile, il naso piccolo, i denti bianchi, la pelle uniforme, nessun pelo. Gli uomini con le rughe sono affascinanti, anche quelli col nasone, anche quelli con la barba e c’è un mercato anche per i calvi.
Il primo commento che si fa su una donna è sempre sul suo aspetto, anche se di mestiere fa la politica, la chef, la giornalista il medico o qualsiasi cosa che non c’entri nulla con la bellezza. Dell’aspetto di un uomo (giammai!) se ne parla solo se è bello, altrimenti sarebbe scortese.
Questo modello di pensiero è così consolidato nella società, che siamo noi donne le prime a sentirci inadeguate se non ci adattiamo, così radicato che ci insultiamo a vicenda se non rispettiamo i canoni. E non sono qui a predicare di andare in giro con le trecce sotto le ascelle perché sono la prima che per sentirsi a posto fa i salti mortali, e che davvero a posto non si sente mai.
Ma cosa succederebbe se per un giorno potessimo uscire di casa dopo esserci limitate a sbadigliare e a grattarci una chiappa? Quante cose faremmo in più se potessimo tenere i capelli rasati e girare struccate con un jeans e una maglietta pulita? Cosa succederebbe se tutti notassero prima la nostra personalità della nostra silhouette? E se il collega malizioso ci dicesse compiaciuto guardandoci l’addominale rilassato di non preoccuparci, che un po’ di pancetta è sexy! Purtroppo, non lo saprà la nostra generazione e forse nemmeno quella delle nostre figlie.
Di certo nella lotta per la parità ci sono temi più importanti di questo, ma neanche così tanto perché la verità è che, finché per essere stimata e stimarsi una donna dovrà sembrare un disegno, mentre a un uomo basterà respirare, non andremo da nessuna parte.
Cit.