COVID VERSUS PESTE
8 Affinità sociali fra la Peste Nera e il Covid 19
Buona domenica my Ladies.
Lady Gaia
Questa settimana, rinchiusa nella mia mansarda in zona rossa, mi sono messa a viaggiare un po’ nella storia perché ero stufa di essere invasa dall’attualità.
Mi piacerebbe condividere con voi alcune coincidenze che mi ricordano come, pur passando i secoli, gli esseri umani tendano a reagire nello stesso modo alle catastrofi.
Prima però ci vogliono due parole di introduzione sulla pandemia più terribile con cui l’umanità abbia mai fatto i conti: La Peste Nera (Iersinia Pestis).
Le prime tracce del “terribile morbo” si hanno a Costantinopoli nel 6° secolo, sotto l’imperatore Giustiniano (Peste Giustiniana). Imperversa in Medio Oriente e in Europa dal 500 al 750 D.C. riducendo di molto la popolazione con l’alto tasso di mortalità (Non a caso quel periodo storico è conosciuto come “Secoli Bui”). Quando l’epidemia finalmente cessa la sua corsa, l’Europa entra in un’era di rinascita culturale, benessere e “Boom demografico” senza precedenti nella storia (è l’epoca di Carlo Magno). Tutto questo fino al 1348, quando la malattia si ripresenta e prende il famigerato nome di “Peste Nera”. Falcidierà la popolazione Europea, ricomparendo decennio dopo decennio, fino al 1720.
Ed ecco le affinità sociali con il nostro Covid 19:
- IMPATTO UMANO SULL’ECOSISTEMA: l’umanità, alla comparsa della peste, aveva cominciato a sfruttare l’agricoltura su larga scala influendo per la prima volta sull’ecosistema. Le pulci delle marmotte, portatrici della malattia, con la specie decimata dalla deforestazione si trasferirono sui topi che portarono il morbo all’uomo.
- LA GLOBALIZZAZIONE: L’impero Mongolo di Gengis Khan, con le sue strade e vie della seta “globalizzò” per la prima volta, in modo rapido ed efficace, i commerci e gli scambi, diventando un veicolo formidabile per la Peste nel mondo antico.
- LA QUARANTENA: Per fermare l’epidemia, si decide di fermare le navi in porto per quaranta giorni prima dello sbarco. La misura funziona poco perché spesso, con merci deperibili e costose a bordo, si aggira la regola.
- ITALIA, PONTE D’EUROPA: Incredibilmente il nostro paese è sempre stato la porta privilegiata delle pandemie fra Oriente ed Occidente.
- CURE BIZZARRE, ESPERTI E NEGAZIONISMO: Improvvisamente in Europa si formano correnti di pensiero bislacche, molti si dichiarano esperti della malattia indicando le più svariate e bizzarre cure. I medici tradizionali si affidano all’inutilità del Salasso. I “negazionisti” accusano gruppi di potere di voler sovvertire l’ordine del mondo.
- LE MASCHERINE: Girolamo Fracastoro, alla fine del 1400, intuisce il “contagio da fiato” introducendo il concetto di maschera protettiva. (Ricordate i becchi dei medici dell’epoca?)
- NASCONO LE “ TASK FORCE”: Le autorità dell’epoca, pur brancolando in un buio più fitto del nostro, intuiscono alcuni sistemi di difesa. Nascono gruppi di medici preposti a sovraintendere il contenimento della malattia con l’isolamento (le famose X rosse sulle porte), il tracciamento e il conteggio dei casi.
- FUGHE NELLE SECONDE CASA: I ricchi e tutti coloro che se lo possono permettere, lasciano le città per rifugiarsi nelle campagne e in luoghi isolati. Boccaccio scrive il “Decameron” che tratteggia il fenomeno.