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IL POTERE DEL TEATRO CHE ORA NON C’E’

Estratto dal prologo di Enrico V di Shakespeare.

Datemi una Musa di fuoco, per ascendere ai cieli sfavillanti della fantasia!

Datemi un regno per palcoscenico, principi per attori e una platea di monarchi.

Come altrimenti esporre, sopra un indegno palco di teatro, gli altissimi argomenti che devo raccontare?

Eppure, se può talvolta un breve sgorbio su un pezzo di carta assumere il valore di un milione, lasciateci tentare almeno. Lasciateci tentare (noi, poveri, piccoli attori) di smuovere le forze della vostra fantasia…

Trasportate voi i nostri Re di qua e di là, anche saltando intere pagine di storia, e chiudendo in una sola ora il passaggio di anni.

Se diremo “cavalli” siate voi a vederli questi cavalli, stampare, alteri, impronte sull’umido terreno. Di un uomo solo, voi fatene mille…

Immaginate ora: voci che salgono sommesse, mentre tenebre dense empiono l’immenso vaso dell’universo. Ascoltate la notte, che lentamente si allontana con gli spettri e la Luna… immobile a guardare. O sentite l’alba: i galli sparsi per le valli che attaccano a cantare. Don! Don! Don! Don!  Già gli orologi segnano le quattro e le campane cominciano a svegliare un mattino che ancora vuol dormire….. Ma poi su via! Spostatevi in un lampo sui nostri campi di battaglia e là guardate le nostre spade! (Ridicole, di latta…) Incrociarsi e affondare nel petto del nemico!

Non per duelli ridicoli, ma per scontri più veri della stessa realtà…

Questo, Signori, questo è il Teatro.

Musica! Luci!

Buona Domenica My Ladies….. questo pezzo per ricordarvi l’incanto del Teatro.

Appena possibile, concedetevi uno spettacolo.

Vi abbraccio tutte!

Lady Gaia