SIBILLE
Il pezzo di questa settimana è ispirato alla lettura del libro che sto leggendo “Teresa degli oracoli” di Arianna Cecconi, che vi consiglio caldamente. Buona Domenica da Lady Gaia.
La saggezza oracolare della Sibilla Cumana è nata dall’amore e dalla fretta, dai desideri e dall’incapacità di vedere oltre.
Quando era ancora donna, Apollo se ne innamorò perdutamente e lei accettò il suo amore in cambio di una vita lunga tanti anni quanti i granelli della sabbia che teneva fra le mani. Ma per la fretta si scordò di chiedere, insieme all’immortalità, l’eterna giovinezza e così diventò vecchissima, rinsecchita e minuscola.
Il suo corpo si raggrinzì come quello di una cicala, al punto che fu depositata in un vaso da cui si sentiva solo la sua voce sussurrante profezie, che terminavano sempre con le parole “voglio morire”.
Non so se la Sibilla Cumana invidiasse Cassandra, anche lei Sibilla, anche lei toccata dall’amore di Apollo e condannata, per non averlo ricambiato, a non essere mai creduta, le sue parole troppo vicine alla verità per essere ascoltate.
Oggi le Sibille sono numerose, ma vivono in segreto, non del tutto consapevoli del potere ereditato dalle madri toccate da Apollo.
Si sono diffuse così tanto che quasi ogni donna può vantarne la discendenza e forse un giorno, presto spero, parleranno finalmente tutte insieme, di modo che la saggezza sussurrata non potrà più restare inascoltata.