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Ci sono mondi che non si vorrebbe visitare

Mondi oscuri, di sofferenza, da evitare

Tutto l’amore che avevi dato

ad un tratto non è contraccambiato.

Ma se non si ha il coraggio di attraversare

Ci si trova, piccoli invano ad aspettare.

Ad aspettare che passi il tempo, come se fosse vento

Come se solo gli altri avessero il dono dell’evento,

mentre a noi tocca  ancorarci al sentimento.

Ma ogni passo fatto nel dolore assomiglia ad un fiore.

Un fiore vermiglio che quando sboccia non ha odore,

quando ti guardi intorno però il campo è un ardore.

E non c’è più solo quel dolore infinito,

che poco prima ti pareva inaudito.

Ci sono nuovi canti 

e l’eco dei naviganti,

ci sono isole oltre la paura 

che aspettano la parola oscura,

quella che mai vorresti dire, 

ma che è il solo modo di fiorire.

La nostra vita può cambiare 

in cieli e canti nuovi vagabondare.

Basta solo una piccola parola 

che mette il punto, svolta e cola.

Quella parola è fine

Ed è un segno di confine.

Allora tutto può ricominciare,

anche ciò che sembravi rifiutare

ed il mondo da non visitare, all’improvviso non fa più male 

perché nel buio da evitare, brillano stelle di lacrime di sale.