/* carousel */

Care Ladies oggi vi parlo di arte, precisamente di Salvador Dalí e del suo mondo onirico interpretato dall’artista Alessandro Trambaioli.

In copertina l’opera “Aurora” ispirata al dipinto di Salvador Dalí. Eseguita completamente a mano assemblando materiali di diversa natura. Al”interno della componente mobile è presente una microsfera di quarzo rutilato.

Passione per l’Arte

l’Arte per passione 

“Alessandro Trambaioli, artista, abile interprete di un nuovo modello artistico nel settore del Design e del complemento di Moda. In un mondo sempre più orientato ad una visione tecnologica, ha saputo creare un connubio tra la tradizione artigianale italiana e la trasformazione degli elementi materici classici, con risultati esaltanti”. Cosi scriveva di lui Cesare Stella. 

Un artista che, formatosi nelle storiche vetrerie di Murano, e salito ben presto a notorietà nazionale e internazionale, è oggi la testimonianza di come l’arte sappia unire le intelligenze e le menti creative ricche di immaginazione e di voglia di sperimentare.

Entrare nel suo mondo, dove la creatività è l’espressione del suo essere prima di tutto, uomo di grandi valori, é come abbracciare i suoi affetti più intimi, le sue più intense passioni. 

Da qui nasce il suo nuovo progetto, frutto di una forte passione per Salvador Dalí pittore, scultore, scrittore, fotografo, designer e sceneggiatore. 

Un pittore abile e virtuosissimo disegnatore al quale Alessandro dedica tre opere, ispirandosi a tre immagini iconiche rappresentative dell’artista. 

I baffi che Dalí ha saputo trasformare in opera d’arte, resi la “parte più importante della propria personalità“.

La lumaca che occupa una posizione importante nell’universo daliniano, in quanto è strettamente collegata a un evento significativo nella vita dell’artista: il suo incontro con Sigmund Freud.

Dalí credeva che niente succedesse per caso e rimase affascinato quando vide una lumaca su una bicicletta fuori dalla casa di Freud. Collegò la lumaca alla testa umana, in particolare alla testa di Freud. 

L’uovo è un simbolo di cui Dalì estremizza la dualità: dell’esterno duro e dell’interno molle. L’uovo collegato alle immagini prenatali e all’universo intrauterino.

Tre figure, tre visioni che Alessandro plasma attraverso i suoi filtri: sensibilità artistica, cultura e immaginario.