My Ladies, questa domenica si va alla ricerca dell’io creativo…. Un abbraccio a tutte voi!
Io creativo
Quando ci presentiamo cosa diciamo? “Salve, sono la madre di …” al professore, “Si, guardi sono il responsabile marketing …” al collega, sono la moglie, quello del 5° piano, la sorella, l’appassionata di golf, l’amica di …
Insomma io chi sono? Certo ho un nome, un’età, uno stato civile, ecc. Ma quale è il mio ESSERE? Unico, irripetibile, caratteristico?
Se avete voglia andiamo a cercarlo insieme.
Cominciamo a elencare tutti i ruoli che abbiamo, prima quelli classici (figlia, madre, impiegata, professoressa, ecc.) poi quelli un po’ più specifici (giocatrice di tennis, appassionata di musica, ma anche cucinatrice di risotto, mangiatrice di cioccolato, fumatrice … e così via).
Insomma divertiamoci senza alcuna censura ad inventare un nome per ogni ruolo della nostra vita: amante dei funghi, guaritrice di brufoli di mia figlia, innaffiatrice di bonsai, ecc. ecc.
Ora lasciamo da parte il primo elenco e facciamone un secondo che descrive il ruolo delle nostre passioni, emozioni, sentimenti.
Va bene qualunque cosa: furiosa per i soprusi, urlatrice contro gli avversari, cercatrice d’amore negli occhi, ascoltatrice di segreti nei mezzi pubblici…
Quando anche questo secondo elenco sarà abbastanza lungo (almeno 10/15 voci) cominciamo ad inventarci dei super poteri.
Ma non solo quelli classici di superman o dei fantastici quattro. Ma proprio dei super poteri mai immaginati prima.
Roba tipo “creatrice di giardini”, “inventore di strumenti”, “cambia dimensioni e misure”, e tutti quelli che vi troverete ad inventare. Per aiutarci, proviamo a pensare “SAREBBE BELLO SE …”, e così via un super potere dietro l’altro.
Bene è giunto il momento di munirci di forbici e tagliare ogni ruolo del primo elenco, del secondo, e dei superpoteri, in tanti bigliettini singoli, ed infilarli in una ciotola, un cestino, un cappello.
Ora a caso estraiamo 3 bigliettini per volta, li combiniamo e ci autopresentiamo: ad esempio: professoressa di brufoli, creatrice di strumenti, amica con l’amore negli occhi che cambia le misure…
Ci accorgeremo, dopo un po’ che le definizioni di noi stessi cominciano ad essere sensate.
Non solo, ma, ad un certo punto sentiremo come una scossa, perché abbiamo finalmente definito il nostro essere, l’io creativo unico, irripetibile, che non sopporta le classificazioni ed ha diritto ad essere riconosciuto, almeno da noi stessi.