Per Parlare
Ci sono tre modi con cui parliamo: con il corpo, con il suono della voce e con le parole che decidiamo di usare. Non sempre questi tre linguaggi sono in armonia.
Ci sono momenti in cui quello che diciamo è in contrasto con quello che pensiamo e allora la voce non esprime quello che vorremmo dire, e poi ci sono momenti in cui le nostre parole sono in contrasto con quello che sentiamo e allora il corpo si contrae, incrociamo le braccia, indietreggiamo come a volerci difendere dal suono stesso della nostra voce.
Vi è mai capitato? Quando davvero stiamo bene, corpo, suono e parole sono liberi di fluire insieme: quando scherziamo con un amico, quando ci sentiamo a nostro agio, quando cantiamo sottovoce per far addormentare un bambino.
E poi ci sono i momenti di distonia: quando il capo ci costringe a fare qualcosa che non vorremmo fare, quando litighiamo e non troviamo le parole, o quando semplicemente mentiamo a noi stessi o a qualcun altro.
Ci sono persone che studiano anni per tenere sotto controllo i tre linguaggi, ed io sono fra questi, ma per fortuna non è possibile farlo se non in un limitato lasso di tempo.
Ho imparato che i tre linguaggi sono lì per farci da maestri, sono i regolatori del nostro star bene. Quando fluiscono insieme sono potenti e ci danno la misura di chi siamo.
Dire, fare, baciare…. Diceva una filastrocca di quando ero bambina ed io credo che fosse li il senso della libertà: vivere una vita in cui corpo, suono e parole giochino a stare insieme.
E’ l’augurio che vi faccio, My Ladies: che sempre più le vostre giornate siano libere e aperte al vero parlare!