My Ladies, oggi parliamo di Montagna…. Buona domenica.
Montagna:
La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesta con me stessa e con quello che facevo.
Ma devo dire che la montagna mi ha regalato ciò che gli uomini, le donne, i genitori, non sono riusciti a darmi. Dalla montagna mi sono sentita compresa.
Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle.
Sono maestre mute che fanno discepoli silenziosi.
Sulle cime più alte ci si rende conto che la neve, il cielo e l’oro hanno lo stesso valore.
Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.
Credo si possa dire che l’esterno di una montagna è cosa buona per l’interno di un uomo.
In cima ad ogni vetta si è sull’orlo di un abisso, ma in poche parti del creato si rivela tanto splendidamente la potenza e la bellezza del Creatore.
Con la montagna, ci si scopre canna, spinta a fare dei fori negli angoli giusti perché passi il soffio della vita e ne esca la più bella musica possibile.
Nei grandi spazi, nei suoi alti silenzi, l’uomo può cogliere il senso della sua piccolezza e la dimensione infinita della sua anima.
Quando uomini e montagne si incontrano, accadono grandi cose.
Quale miglior campo d’azione può esservi che la montagna? L’asprezza della natura e la potenza della lotta continua sono presenti in ogni particolare: dagli spigoli smussati dei sassi ai pini ritorti; dalla frana alla valanga, tutto, insomma, testimonia quali forze usano scontrarsi.
Ogni montagna è diversa dalle altre, ognuna una vita diversa che hai vissuto. Arrivi in cima dopo aver rinunciato a tutto quello che credevi necessario alla sopravvivenza e ti trovi solo con la tua anima.
Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento.
Ora la montagna chiama e devo andare, perché la montagna più alta rimane sempre dentro di noi.
La via verso la cima è come il cammino verso noi stessi, solitario; e una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.
Anima, sii come la montagna:
che quando tutta la valle
è un grande lago di viola
e i tocchi delle campane vi affiorano
come bianche ninfee di suono,
lei sola, in alto, si tende
ad un muto colloquio col sole.