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Care Ladies! Oggi inizia una nuova collaborazione: inaspettata, spontanea e della quale sono felicissima. Lei è Gaia e, poiché la rubrica che seguirà in prima persona vi allieterà tutte le domenica a partire da oggi, di comune accordo, abbiamo deciso di chiamarla “La domenica di Lady Gaia“. Non mi dilungo ulteriormente e lascio la parola alla nuova amica di Lady Cipria che sono sicura vi piacerà tantissimo!

“Ciao. Sono Gaia. Lady Gaia per chi mi conosce e per chi sa che amo il tempo in cui una Lady è davvero una Lady. Lady Cipria ed io ci siamo incontrate al limitar di quel tempo, il momento che sta fra un appuntamento e l’altro, quello di cui la storia e i giornali non parlano mai. Lì, dove tutto accade, ci siamo guardate, da Lady a Lady e qualcosa è successo.

Cosa? Ancora non lo sappiamo, ma abbiamo deciso di scoprirlo su questo blog, insieme alle altre Ladies in caccia del loro tempo nel mondo.

Mi è stato chiesto di presentarmi e per farlo ho provato a digitare il mio nome su google: Gaia Catullo. Quello che dicono di me è : attrice, regista, insegnante, presentatrice, esperta di comunicazione, trainer, life coach…. Tutte cose che ho voluto, inseguito e per le quali mi sono preparata a puntino. 

Già, ma io chi sono? 

Domanda interessante e spinosa, sulla quale si sono interrogati fior, fior di filosofi. Dietro gli obbiettivi, i titoli, i ruoli, i successi e gli insuccessi, io, chi sono? Ci sono voluti anni e ci sono voluti gli “anta”.  C’è voluto il coraggio di dire a mia madre che a me l’idea del matrimonio non piaceva e c’è voluto un compagno che mi guardasse davvero; ci sono volute decadi testarde a dimostrare di essere migliore come se importasse a qualcuno e c’è voluto il vuoto.

Poi ho sentito un sussurro: io amo le parole, amo il modo in cui riescono a evocare mondi che ancora non riusciamo a immaginare. Amo le persone per le storie che sono capaci di  inventare, amo il coraggio di chi osa cambiare quello che da sempre è abituato a raccontare.  Sono una narratrice, sono una viaggiatrice e dopo tanto vagabondare, ho capito che il mondo ha bisogno di cambiare. Non voglio però un’altra rivoluzione, voglio solo che le persone scoprano e cantino la propria canzone. Non quella della politica, della famiglia e della religione, soltanto quella che l’anima ha nel cuore.

Ho scelto la domenica per questa rubrica. Perché la domenica è il giorno senza obbiettivi, quello in cui cediamo a noi stessi e ascoltiamo quello che ci piace. 

Questo è il giorno della Lady.  Il giorno in cui si sveglia, sbadiglia, si crogiola e  lascia che l’immaginazione plasmi il suo domani.

Buon viaggio mie nobili signore. Siate belle per ammaliare, ma occhi aperti e cuori saldi per non smettere mai di amare!”