Care Ladies! Inizia un nuovo capitolo di Lady Cipria. É stato un periodo di grandi riflessioni e vi ho un po’ trascurate, lo so, ma ora sono più attiva che mai, pronta a darvi sempre qualcosa di diverso e, spero, entusiasmante. Il cambiamento è fondamentale, dicono che non puoi scoprire nuovi oceani fino a quando non hai il coraggio di perdere di vista la spiaggia. Cosi sono salpata per raggiungere nuove mete, nuove sfide. Inizierò da una serie di interviste a personaggi straordinari che operano in diversi settori, e con me scoprirete realtà di grande interesse che sicuramente vi arricchiranno, come del resto hanno arricchito me. Apro questo nuovo capitolo di Lady Cipria con Alberto Zamperla.
Un imprenditore di successo ma soprattutto, un uomo di spiccata intelligenza e sensibilità. Una vera emozione intervistarlo, perché di fronte ad un uomo di cosi grande esperienza e carisma ,non potrebbe essere altrimenti. L’intervista spazia su diversi argomenti, in realtà non ho io il filo conduttore, ma Alberto…il leader si riconosce subito. Si parla del 68, di Sergio Marchionne, di Europa, di diritti che troppo spesso prevaricano i doveri, di leadership, dell’importanza di una strategia comunicativa all’interno di un’azienda… Argomenti indubbiamente di grande interesse; cerco però di riprendere il filo dell’intervista e lo invito a raccontarmi della sua fantastica realtà.
Fantastica nel vero senso della parola, la sua azienda si occupa di giostre, avete presente quei parchi giochi che emozionano non solo i bambini ma anche gli adulti?! Ecco, tutto ciò che sta dietro a quelle giostre è in qualche modo opera di Alberto Zamperla. Mi piace paragonarlo ad un personaggio delle favole che costruisce meccanismi ingegnosi per donare felicità al modo intero. Detto cosi sembra qualcosa di irreale, e frutto esclusivamente della fantasia, ed invece tutto nasce dalla storia della sua famiglia, una storia bellissima che ora vi racconterò.
L’azienda viene fondata negli anni 60 dal papà di Alberto. Ma facciamo ancora un passo indietro e iniziamo dal suo bisnonno, originario di Ferrara, proprietario di un’ofellleria (pasticceria). Innamoratosi di un’amazzone acrobata, arrivata per caso a Ferrara, fonda con lei un circo. Dal loro amore nascono 12 figli, uno dei quali Giuseppe, il nonno di Alberto, del quale serba un meraviglioso ricordo. Da bambino era solito sedere sulle sue ginocchia e ascoltare racconti di acrobazie, spettacoli circensi, ricchi di batticuore e pathos.
Troppi fratelli però lavoravano nel circo e cosi il nonno di Alberto, agli inizi del 900, prima della Seconda Guerra Mondiale, si fa liquidare, e va a Parigi. Alle officine Patek, quelle che diventeranno poi Patek Philippe (strumenti di precisione) costruisce i primi proiettori cinematografici, sotto il brevetto dei Fratelli Lumière. La famiglia di Alberto è a tutti gli effetti pioniera del cinema in Italia. A quei tempi le pellicole erano poche, e il nonno di Alberto gira di città in città con il suo “carrozzone cinematografico”. Non si accorge però, nonostante sia un imprenditore illuminato, dell’invasione degli americani nel mercato cinematografico: Technicolor, Cinemascope… Si iniziano a produrre numerosi film, nascono le prime sale cinematografiche, e purtroppo il nonno perde il mercato.
Interviene a questo punto il padre di Alberto che costruisce per la famiglia alcune giostre, che usano in giro per le fiere di paese. Siamo cosi arrivati agli anni 60, il boom economico italiano… Una storia dunque che inizia ben 150 anni fa. L’intervista prosegue con grande trepidazione, la storia di Alberto Zamperla, il suo passato, sono un bagaglio enorme di eventi e colpi di scena. Le storie belle però vanno raccontate lentamente, passo dopo passo, proprio per questo vi lascio in suspense e vi aspetto qui alla prossima puntata per conoscere un uomo che sul divertimento ha costruito la sua fortuna.