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Care Ladies! Vi riporto l’articolo pubblicato da La Voce di Rovigo: «Sepolti vivi, sotto una montagna di immondizia!!! E salvi per miracolo, grazie alla prontezza di una signora rodigina che, andando a gettare i rifiuti in un cassonetto di via Pascoli, a San Bortolo, ha sentito quei miagolii disperati e si è insospettita. Iniziando a scavare sotto i sacchi di rifiuti. Fino a trovare quel sacchetto di nylon, chiuso a doppio nodo, in cui stavano morendo quattro gattini, gettati tra i rifiuti e avviati al trituratore da qualche sconsiderato. Per non dire delinquente….“Per fortuna abbiamo trovato la disponibilità a Ferrara, e adesso i gattini si trovano lì, accuditi e allattati da una gatta”, racconta una volontaria dell’associazione animalista. Oggi stesso, probabilmente, i volontari dell’associazione si recheranno dai carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti per quanto accaduto.Il fenomeno dell’abbandono (e dell’uccisione) di gattini appena nati è vasto e molto grave. Specialmente in questa stagione, in cui le gatte possono dare alla luce anche più di una cucciolata. E dall’Oipa alzano la guardia: “Non abbandonate i cuccioli. Fatelo per la vostra dignità. Se non li volete, rivolgetevi alle associazioni animaliste o al canile. Loro sapranno trovare una sistemazione ai gattini”. Ma ucciderli è vergognoso!» Ho seguito la vicenda, perché quella signora rodigina, che io chiamerei Angelo, la conosco, e so che ama profondamente gli animali. Se non fosse stato per lei i 4 piccoli mici, strappati alla madre ancora con il cordone ombelicale attaccato, sarebbero sicuramente morti! Cosa si può dire a quell’essere spregevole che è stato cosi crudele da chiudere a doppio nodo 4 piccole vite in un sacchetto lanciandolo in un cassonetto! Disgusto, rabbia, ripugnanza, repulsione, ribrezzo, schifo, voltastomaco… Gli aggettivi sono tanti per definire un atto cosi ignobile, ma soprattutto noi che ci chiamiamo “umani” siamo capaci di tanta crudeltà?! Allora credo che, chi come me, ama gli animali e rispetta la vita in qualsiasi sua forma non si riconosca in ciò che viene definito “genere umano”. La foto che ho scelto ritrae la mamma balia che ha accettato i gattini come fossero suoi figli e li sta allattando con amore. Credo che non servano altre parole per descrivere quanto gli animali, ogni giorno, ci diano grandi lezioni di vita.