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Care Ladies! É passato un po’ di tempo dall’ultimo intervento del dottor Alessandro Gatti. Sono sicura che vi è mancato e non posso che darvi ragione! Oltre ad essere un professionista di rilievo, è anche un uomo di grande simpatia e di una gentilezza e umanità fuori dal comune. Intervistare il dottor Gatti é sempre un piacere, e un arricchimento personale. La mia passione per la bellezza “tout cout”, e di conseguenza per la chirurgia estetica, già la conoscete. Mi piace avvicinarmi sempre più a questo interessante mondo. Un mondo che ha molte sfaccettature, confuso più volte con la medicina estetica. Già in un precedente articolo il dottor Gatti ci ha infatti spiegato ampiamente la grande differenza fra le due. Oggi invece parleremo dell’incremento della domanda di chirurgia estetica a discapito della medicina. Il dottor Gatti ci spiega che questo spiccato aumento deriva dal fatto che se prima i pazienti, dopo un po’ di anni in cui meditavano se fare o non fare un intervento, sceglievano qualcosa di più blando proposto dalla medicina estetica, ora non è più cosi. “L’impennata delle richieste di chirurgia estetica è evidente, ed è opinione comune anche tra i colleghi chirurghi.”  – sottolinea il dottor Gatti. Si è creata dunque una netta spaccatura tra le due. Il lavoro per il chirurgo estetico è aumentato sensibilmente. Gli interventi più richiesti per il viso hanno un trend in netto aumento del lifting e una forte ripresa della blefaro della zona perioculare. La chirurgia del corpo invece ha come fulcro la ricostruzione del seno. In sostanza una rivincita della chirurgia che si riprende il suo forte significato. Se diamo uno sguardo alla fascia di età dei pazienti è veramente ampia: va dai 30 ai 70 anni. Il dottor Gatti cita l’esempio della richiesta di una signora sopra i 60 anni che si è rivolta a lui per rimuovere delle protesi sottocutanee, che aveva messo sulle gambe. Un intervento fatto 20 anni fa, molto particolare. Spunto per una sua riflessione: la chirurgia lavora sempre anche nelle condizioni più disparate. Purtroppo è sommersa da un chiacchiericcio che le sta intorno, ma i risultati sono sempre di rilievo. Il dottor Gatti afferma inoltre che aumentando i medici che fanno medicina estetica diminuisce la qualità. Rimanendo pochi quelli che fanno chirurgia aumenta la qualità. Fermo restando, ci tiene a ribadire, che le basi buone della medicina estetica ci sono. Aggiunge inoltre una notizia che interesserà a molte di noi: dopo circa 25 anni dall’uscita del botox il suo effetto dura molto meno. Se prima le punturine al botox potevano salvarci per anche sei mesi e più ora, dopo soli 3 mesi, l’effetto è molto blando. Un dato assolutamente interessante, avvalorato anche dal fatto che le aziende farmaceutiche sono al corrente, e si stanno preparando con dei nuovi prodotti, che andranno in sostituzione al botox. A questo punto vedremo l’evoluzione del botox… sono veramente curiosa. Per ora riflettiamo, e vi assicuro che lo sto facendo anch’io, ormai da un po’ di mesi, come migliorare il nostro aspetto, scegliendo l’intervento più adatto. L’intervento che ci consenta, soprattuto nel mio caso, di ritrovare quella giovinezza che rincorriamo costantemente, forse un po’ succubi di lei, ma cosi felici quando i risultati di quel tanto sognato intervento soddisfano, se non superano, le nostre aspettative.