Care Ladies! Il titolo di oggi: “Per cambiare non bastano i sogni” fa riferimento ad un libro che sto leggendo di Johanna Mueller- Ebert. L’autrice tramite questo libro ci insegna a cambiare, a evolversi con la vita. “Nella vita ci sono cambiamenti e distacchi che si possono evitare. Dipendono più dalla nostra volontà. Possiamo modificare noi stessi oppure possiamo lasciare tutto com’é e accettare gli effetti e le conseguenze del mancato cambiamento.” Molte volte infatti siamo dibattute se continuare o no situazioni che ci trasciniamo ormai da anni, ma non abbiamo il coraggio di cambiare. E vi confesso che anch’io prima di chiudere una situazione devo proprio aver toccato il fondo. Sia che si parli di lavoro, di amore, di amicizie, ho la tendenza a perdonare o giustificare atteggiamenti che, se visti dall’esterno, sono proprio inaccettabili. Preferisco a volte rinchiudermi nel mio spazio, e leccarmi le ferite, piuttosto che creare tensioni e malumori attorno a me, facendo valere il mio punto di vista. Non è per mancanza di coraggio, è proprio il mio modo di affrontare le situazioni. Immanuel Kant diceva: “Libertà è quando accetto volontariamente ciò che devo”. La libertà della volontà umana é effettivamente limitata anche se molti pensano il contrario. Allora bisogna imparare, nostro malgrado, ad accettare in modo volontario ciò che deve essere. È un modo per evitare di combattere contro i mulini a vento e disperdere energie inutilmente. Perché questionare con chi non ha i mezzi per capirci? Non solo per un fatto di ignoranza ma anche e soprattutto per chiusura mentale. Vivere significa evolvere, incontrare il futuro ed accoglierlo, non ostacolarlo. Se ci poniamo nella condizione di criticare e non accettare i cambiamenti che ogni giorno avvengono attorno a noi, allora non potremmo mai vivere nel presente. E mi riallaccio a quell’articolo che scrissi tempo fa dopo aver incontrato Ludovica, una splendida Millennials. Se non ci caliamo e non accettiamo il modo di pensare dei nostri figli non possiamo aspettarci che loro capiscano o riconoscano il nostro modo di pensare. Noi siamo figli di una generazione che si è evoluta, è stata il passaggio per dar vita a una nuova generazione, quella a cui appartengono i nostri figli. É l’incontro fra questi due mondi che può cambiare il mondo non lo scontro. Dobbiamo essere pronti al “cambiamento”. Una parola che è molto ricorrente ovunque, da chi osannata, da chi auspicata, da chi temuta… E per cambiare basta partire dal proprio piccolo, dal proprio attegiamento e modo di agire quotidiano. Si perché i sogni non bastano per cambiare, ma se i sogni vengono condivisi a voce alta, forse, possono essere il primo passo al rinnovamento. “Il cambiamento, pur con tutti i rischi che comporta, è la legge dell’esistenza”. Robert Kennedy