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Care Ladies! Oggi vi parlerò di chirurgia estetica e medicina estetica con il dottor Alessandro Gatti. Già lo conoscete, e molte di voi si sono affidate alle sue mani per esaltare la propria bellezza. Intervistare il dottor Gatti è sempre un’esperienza entusiasmante. Innanzitutto perché professionalità e competenza avvalorano tutto ciò che dice, e poi perché ascoltarlo ti arricchisce e ti fa capire tanti aspetti della chirurgia estetica che il più delle volte non sono cosi chiari. Iniziamo la nostra chiacchierata con il dottor Gatti parlando di interventi chirurgici. Il paziente che decide di sottoporsi ad un intervento chirurgico non è guidato dall’impulso, mi spiega il dottor Gatti, non è che aprendo Novella 3000 vado a farmi quello che ho visto sfogliando il giornale. Questo impulso è guidato dalla medicina estetica. La medicina estetica ha subito nel tempo una grande variazione, mentre l’intervento chirurgico viene ancora dominato dalle tendenze della regione di appartenenza. Ad esempio a Napoli è richiesto un seno più abbondante, a Roma lo zigomo alla Ferrilli, a Milano, ed in genere nel nord Italia, sono più soft nell’uno e nell’altro. I chirurghi in un certo senso impongono uno style, che può essere diverso da regione a regione. La bruttura che si vede in giro non è mai frutto di un intervento chirurgico. Un intervento chirurgico può essere fatto bene o fatto male, ma nel secondo caso il problema si vede subito; si capisce che deriva da un intervento chirurgico non eseguito in maniera corretta. I mostri che vediamo in giro o nei giornali (al di là di quelli californiani) sono sempre i frutti della medicina estetica. Il dottor Gatti ci esorta a fare molta attenzione. Sottolinea inoltre che questa differenza non viene recepita dalla maggioranza dei pazienti. Più vedono un grande disastro e più tendono ad associarlo ad un intervento chirurgico. In realtà un intervento chirurgico è fatto da una persona molto più esperta di quello eseguito un medico estetico. La disarmonia più importante è sempre figlia della medicina estetica, perché si eccede nel cercare di rendere un viso privo di rughe. Con il botulino si eccede riempendo sempre più il viso e creando quell’effetto quadrato che viene poi compensato riempendo gli zigomi, e di conseguenza si perde l’armonia del viso. Il viso viene deformato e poi purtroppo non si riesce più a tornare indietro. La chirurgia è un qualcosa che una persona si programma nella testa. Cerca il chirurgo giusto, con cui ha più feeling e poi decide insieme la data dell’intervento. Non c’è una stagionalità sulle richieste del tipo di intervento chirurgico. Non si può stillare una classifica. Nella medicina estetica invece si. E purtroppo in questo settore stiamo correndo i rischi più elevati. Questo dovuto anche al fatto che l’azienda farmaceutica propone sempre prodotti nuovi, il medico estetico, che magari azzarda più degli altri, prova il materiale nuovo per cercare di ottenere un risultato diverso che lo contraddistingua, e da qui nascono le problematiche. E’ una situazione che può sfuggire di mano, perché non si guarda più alla qualità del prodotto, ma diventa più interessante la proposta commerciale che ci sta dietro. La scelta del dottor Gatti è di adottare prodotti che durino meno nel tempo ma che siano più morbidi, più malleabili. Perché se un paziente vuole un bel viso che l’effetto duri 5 o 7 mesi non cambia niente. Meglio 5 mesi con una sensazione di morbidezza che 7 mesi con una sensazione di rigidità. E’ questo che bisogna capire per orientarsi più facilmente nella scelta dell’intervento e del medico, ovviamente. Cosi ci spiega il dottor Gatti, sottolineando che il risultato eclatante deve mantenersi nel tempo è questa la sfida che determina le capacità di un buon medico.