Care Ladies oggi parleremo di falene e farfalle. Non voglio farvi una lezione di entomologia, state tranquille, non ne avrei comunque le competenze. Voglio parlarvi invece di noi donne paragonate alle falene e alle farfalle. Come ben sapete la differenza fra falene e farfalle è che le prime volano principalmente la notte, e le seconde preferiscono svolazzare durante il giorno. In un articolo di Silvia Paoli, pubblicato nel mensile Amica, la fascia di donne dai 40 anni in su viene paragonata alle falene che si bruciano facilmente, perché attratte da una luce artificiale. Molte donne over 40 confondono il vero amore con la passione per uomini poco affidabili e si bruciano, senza riuscire a volare – cosi scrive Silvia Paoli. Facendo parte della schiera di donne che appartengono a questa “complicata” fascia di età vorrei raccontarvi la mia esperienza e magari ascoltare anche la vostra. Partiamo dal presupposto che dopo aver provato l’ebbrezza di una relazione in cui hai dato anche l’anima e hai ricevuto solo briciole, qualcosa in te cambia drasticamente. E non ci sono psicologi o amiche che possano porre rimedio al lutto che ti colpisce quando una relazione in cui avevi investito tutta te stessa finisce. Elaborare questo dolore è tremendamente difficile, le ali si sono non solo bruciate ma letteralmente carbonizzate! Ma bisogna reagire e guardare avanti… Si, ma come? Non c’è una ricetta o un manuale, purtroppo. Il tempo può essere un nostro importante alleato, abbinato ad un lavoro di introspezione che con coraggio dobbiamo affrontare all’interno noi stesse. E soprattuto non cadere nei soliti cliché, come ad esempio, chiodo schiaccia chiodo, magari iscrivendoci, visto che i tempi sono cambiati, a qualche app di incontri. Una soluzione che ci renderebbe ancora più insicure e disorientate. Come le falene che guidate dalla luce lunare quando sono distratte da un’altra luce, come quella di una lampadina, cominciano a roteare e perdono l’orientamento fino a bruciarsi. Il viaggio all’interno di noi stesse è una grande impresa, non tutte riescono a farlo, alcune partono ma poi si fermano, altre ci provano ma non trovano la forza. E’ un’esperienza lunga e laboriosa, in cui si rischia di apprezzare a tal punto la solitudine da non riuscire a investire in alcuna relazione. Che è poi quello che è successo a me. Conoscevo invece una donna sempre in vena di innamorarsi. In tutte le sue relazioni l’uomo era per lei il principe azzurro. Tutti i segnali che potevano presagire l’ennesima cantonata venivano da lei tramutati in qualcosa di positivo. Talmente tanta era la voglia di amare che non trovava pace. Purtroppo noi donne siamo sempre alla ricerca dell’uomo dei nostri sogni. Fin da bambine ci illudono raccontandoci storie romantiche e sdolcinate. Poi la realtà è ben diversa e purtroppo dobbiamo fare i conti con scenari a cui non siamo state preparate. Sarebbe meglio ci addestrassero a diventare guerriere e forse usciremmo, quasi indenni, da situazioni che ci logorano fino ad annientarci. Dobbiamo imparare a costruire quella corazza che ci protegge ed insegnare alle nostre figlie che l’ amore che dobbiamo SEMPRE mettere al primo posto è quello verso noi stesse. Amare il nostro corpo, la nostra mente, la nostra età, il nostro ESSERE, perché solo il rispetto verso noi stesse potrà renderci totalmente libere come farfalle.