E’ stata una giornata fantastica quella passata a Treviso alla mostra Storie dell’ Impressionismo. Un tuffo nell’arte tra le opere dei grandi protagonisti dell’ Impressionismo: Monet, Renoir, Van Gogh, Gauguin… Una mostra ricca di capolavori, corposa di contenuti, raccontata magistralmente da Marco Goldin. 140 opere che narrano le Storie dell’ Impressionismo. “L’esposizione è suddivisa in sei sezioni, che consentono al visitatore di percorrere un cammino tra capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. Facendo ricorso a prestiti provenienti da alcuni tra i principali musei del mondo, ma anche da collezioni private che aprono le loro porte. Rendendo quindi la mostra, ulteriormente, un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza sconosciuta.” E’ stato per me un momento di grande trasporto ammirare le opere dal vivo di geni indiscussi della pittura. Capolavori che mi hanno lasciato una grande ricchezza interiore. Come La Berceuse realizzato nel 1889 da Vincent van Gog. Sono stata estasiata dall’ armonia dei colori, dalla dolcezza e dallo sguardo rassicurante della donna. Una figura materna per il pittore, che ebbe per lui un grande valore sentimentale. Oppure Passeggiata sulla scogliera a Pourville di Claude Monet. “Il viaggio nell’anima della natura, ma anche il solo viaggio nell’anima, nella propria anima. L’unione definitiva tra natura e coscienza.” Ecco, tra tutti questi sono i due capolavori che hanno fatto maggiormente breccia nel mio inconscio, quasi a voler lasciare un messaggio, una sensazione, un’ emozione che avvolge chiunque si avvicini a tanta bellezza.