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E’ di due giorni fa la notizia di una donna di 85 anni lasciata in auto sotto il sole per almeno sette ore dai propri familiari che erano tranquillamente andati al mare senza preoccuparsi di quello che avrebbe potuto succederle. La poveretta, abbandonata senza acqua e senza cellulare, è stata soccorsa solo grazie alle ripetute chiamate al 118 di persone con un po’ di senso civico. Questa triste notizia mi dà l’occasione per parlare di un’altra piaga determinata dall’estate e dalla più che legittima voglia di partire per le vacanze. Ormai sempre più i mass media si preoccupano di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di non abbandonare i propri animali domestici durante il periodo estivo. Qualche parola, forse, andrebbe spesa anche a favore degli anziani che, sempre più spesso, vengono abbandonati al loro destino, i più fortunati alle cure di qualche badante di buon cuore. Una volta sarebbe stato impensabile lasciare un anziano abbandonato a se stesso. Le nonne e i nonni viaggiavano con la famiglia o, tutt’al più, non viaggiava nessuno. Oggi degli anziani ci si cura davvero poco. Manca il tempo, è vero, e talvolta le distanze rendono difficoltoso potere accudire queste persone che, un tempo, si sono prese cura di noi. Però nessuno dovrebbe mai dimenticare che la vita è un circolo e prima o poi la sorte che riserviamo a loro toccherà a noi. Sempre meno negli autobus o nei mezzi pubblici si assiste all’azione di qualche persona più giovane che ceda il posto ad una persona più anziana. Soprattutto le generazioni giovanissime non hanno alcuna considerazione per chi è meno in forze di loro e con grande fatica mettono in atto un gesto di gentilezza nei confronti di queste persone. La colpa, se così vogliamo chiamarla, è forse nostra che abbiamo dato e continuiamo a dare importanza solo a ciò che brilla senza che ci rendiamo minimamente conto che non è tutto oro ciò che luccica.  L’estate è un buon terreno sul quale giocare una partita importante. Quella della solidarietà non esibita ma vissuta con il cuore anche, perché no?, nei confronti dei nostri parenti più anziani o di qualche vicino meno fortunato senza famiglia o con una famiglia lontana. Chiedere se hanno bisogno che venga loro fatta la spesa o portata una cassa d’acqua minerale può essere un modo molto efficace per fare qualcosa di utile senza essere eroici. La gentilezza ripaga sempre e il karma buono brucia quello cattivo. Pensiamo ai nostri nonni prima di partire per le vacanze o ai nostri anziani genitori, quelli che sono tali geneticamente e quelli che potrebbero esserlo ma non hanno la fortuna di avere un nipote o un figlio che si occupi di loro. E, se restiamo in città, diamo un aiutino a qualche vecchietto solo. Altrimenti si potrebbe avverare quello che cantava Domenico Modugno in una sua famosissima canzone “Il vecchietto dove lo metto, dove lo metto non si sa. Va a finire che non c’è posto forse neppure nell’aldilà…”

Outfit: VINTAGE dress, ROLEX watch