Per tre giorni abbiamo perso Lady Cipria. Un hacker si è impadronito dei nostri codici e ci ha rubato la pagina. E’ stata un’esperienza devastante soprattutto per Bianca che, in questi tre anni, ha dato anima e corpo per questo sito. Rendersi conto di aver perso ogni possibilità di interagire con la sua creatura le ha tolto, quasi, il senso di identità. Vedere che la sua pagina veniva profanata da contenuti osceni e sapere di non potere fare nulla per impedirlo l’ha davvero prostrata. A tutto ciò si aggiunga il fatto che la Polizia Postale presso la quale ci eravamo recate non appena è stato possibile ci aveva dato ben poche speranze di poter recuperare la nostra pagina.
Abbiamo vissuto tre giorni in uno stato di totale impotenza. I nostri tentativi di metterci in contatto con lo staff di Facebook non avevano sortito alcun risultato utile al punto che stavamo cominciando seriamente a dubitare di poter recuperare ciò che ci era stato tolto. Devo dire che se Bianca era disperata io conservavo la fiducia che qualcosa di buono sarebbe successo e avrebbe ristabilito l’equilibrio violato. Effettivamente a metà serata di lunedì scorso abbiamo ottenuto il miracolo di vederci restituita la nostra pagina. Bianca mi ha raccontato che il suo giovanissimo figlio aveva avuto l’idea di scrivere un post privato al presunto hacker raccontandogli la disperazione della madre che tanta passione aveva investito in questo progetto e pregandolo, se aveva un cuore, di restituirle la sua pagina. Meno di tre ore dopo la pagina le veniva ridata esattamente nello stesso modo in cui le era stata sottratta. Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da Facebook per cui siamo state indotte a credere che davvero l’hacker si sia commosso al racconto di un figlio che voleva solo far tornare il sorriso sulle labbra della madre e abbia riparato la sua cattiva azione. Abbiamo letto questo fatto anche come un segnale che ci esorta a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso e siamo state felici di leggere tutti i messaggi che nei giorni di “oscurantismo” voi followers avete inviato a Lady Cipria per dirle che sentivate la sua assenza e la rivolevate con voi. Se oggi ci vedete sorridere davanti ad un bicchiere di vino è perché abbiamo voluto festeggiare la ritrovata felicità di potere comunicare con voi per raccontarvi e raccontarci tante cose, cose piccole e grandi che fanno parte della nostra vita. Oggi voglio ringraziare Niccolò che ha creduto al potere della parola ed ha avuto il coraggio di chiedere ed ottenere il piccolo miracolo di vedere esaudita la sua richiesta. Voglio ringraziare l’hacker, se davvero è stato lui, di averci ridato la pagina perché, anche se far del male è sempre sbagliato, riparare al male che si è fatto è indice di grande sensibilità tanto più se non c’è sanzione che lo imponga. Voglio ringraziare tutti voi che con il vostro affetto ci avete sostenuto e incoraggiato a non mollare. E voglio, da ultimo, ringraziare Bianca che ha creato Lady Cipria e dato a tutti noi un piccolo strumento di leggerezza nella pesantezza della vita di tutti i giorni.
Anna: Lady Cipria’s miracle. Lady Cipria was hackered for 3 days. Our Facebook Page was at the mercy of an hacker who published ghastly contents. Thanks to a letter of Bianca’s son to the hacker, in which he asked to give back the page to his mother, maybe touching the hacker’s heart, the page came back home. We’ll never know if the system of Facebook or Niccolo’ (Bianca’s son) gave back Lady Cipria Page, but we want to believe that touching the heart of a person, whatever he did, at the end, our prayers are answered.