Bene. Ci siamo.
Ci credete se vi dico che è una grande gioia affacciarmi a questa finestra e condividere con voi un pezzetto della vita di ogni giorno, che ha mille sfaccettature e, purtroppo, insieme a momenti di leggerezza ci riserva momenti meno facili in cui possiamo, anche, non essere coinvolti in prima persona ma riguarderanno sempre qualcuno che ci è vicino?
Lady Cipria mi dà una grande opportunità. Quella di accendere una luce su problematiche che sono proprie dell’essere sociale: la salute, il lavoro, la vita di relazione.
Da poco sono stati resi noti i risultati di un sondaggio internazionale commissionato dalla rivista Elle in cui è emerso che le donne italiane sono le più infelici del mondo occidentale.
Cosa ci rende così infelici e cosa, invece, ci può rendere più felici?
Avere del tempo per noi, innanzitutto. E questo vale anche per gli uomini perché, anche se, lo stesso sondaggio non è stato fatto per loro, non credo che i risultati sarebbero stati tanto diversi.
Viviamo tutti in un “tourbillon” di cose da fare, di scadenze da rispettare, di conti da pagare e di avvilente burocrazia, che non ci rimane il tempo per godere di quello che ci farebbe davvero felici.
E, d’altra parte, si può essere davvero felici quando i notiziari continuano a bombardarci quotidianamente con notizie che parlano di donne uccise solo perché hanno cercato di uscire da una routine, hanno provato a cercarsi il loro pezzetto di cielo e chi è stato al loro fianco non lo ha permesso (detto per inciso, martedì 25 novembre, si è celebrata, in tutto il mondo, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.)
Si può essere davvero felici quando non sai se riuscirai ad arrivare a fine mese, perché c’è sempre una nuova tassa da pagare, che risica il già risicato bilancio familiare e tu ti chiedi qual’ è il servizio in più che quella tassa è andata a fornire e non riesci a darti una risposta?
Si può essere davvero felici quando vedi che i nostri figli, che hanno studiato e si sono laureati, riescono a trovare lavoro solo come stagisti, con un guadagno di non più di quattrocento euro al mese?
Io penso che credere alla felicità ai giorni nostri sia difficile ma che proprio la nostra natura di esseri umani pretenda che noi si continui a cercarla.
E, talvolta, la felicità va assaporata nelle piccole cose, quelle piccole cose apparentemente insignificanti che possono dare il segno diverso a una giornata.
Ieri sera, una mia assistita, mi ha telefonato affranta perché, in una casa del marito che precariamente occupa, in attesa di vedere la definizione legale della loro separazione, mancava un letto per la figlia adolescente che si era beccata una forma influenzale e che, al momento, vive in casa con il padre.
Una madre voleva semplicemente stare vicina alla propria figlia e non sapeva come fare per poterla accudire senza rinunciare a dormire anche lei.
Ho trovato una collega disponibile che ha compreso la necessità e ha chiamato il suo cliente per convincerlo a portare un altro letto nella casa della moglie con la quale si trova in conflitto.
Ieri sera la mia assistita mi ha mandato un messaggio:
“Il letto è arrivato. Grazie mille del suo intervento.”
Vi sembrerà strano. A me, queste poche parole, hanno dato un attimo di felicità.
Anna is a lawyer, she’ll start to cooperate with Lady Cipria and follow all the legal questions. See you on Thursdays.